Planet-Score: dalla Francia un’altra etichetta sull’impatto ambientale degli alimenti

Dalla Francia, così come il recente Eco-Score, arriva il Planet-Score, una nuova proposta di sistema di etichettatura volontaria che considera l’impatto ambientale dei prodotti alimentari considerando anche l’impatto dell’uso di pesticidi e delle pratiche agricole su biodiversità e benessere animale. Questa etichetta è stata proposta dall’Institute of Organic Agriculture and Food (ITAB) e dai suoi partner (SAYARI e VGF).

Questi score sono nati su iniziativa del Governo francese che, nel mese di settembre 2020, ha lanciato un invito a presentare progetti in linea con la legge sulla lotta contro lo spreco alimentare e l’economia circolare; 18 mesi per selezionare un progetto sperimentale in grado di offrire, entro fine 2021, un’etichetta ambientale per i prodotti alimentari basata sull’approccio LCA. Il database di riferimento scelto è stato Agribalyse di ADEME, un database LCI o Life Cycle Inventory, contenente oltre 2500 prodotti agricoli e alimentari consumati e/o prodotti in Francia.

Oltre a considerare gli impatti che vengono generalmente calcolati nelle analisi ambientali, questa etichetta mostra informazioni anche per quel che riguarda impatti spesso sottovalutati e “nascosti” come le ripercussioni date dall’utilizzo dei pesticidi e le complicazioni a livello di clima, biodiversità e benessere animale. In aggiunta, il Planet-Score mira ad evidenziare ciò che differenzia i prodotti tra loro non solo tra categorie di prodotto (come un frutto o della carne), ma anche all’interno della stessa categoria (mele di differenti cultivar, prodotte in regimi differenti).

Le informazioni ai consumatori sono fornite visivamente attraverso quattro indicatori preceduti da un punteggio aggregato. Il primo indicatore si riferisce all’utilizzo dei pesticidi, e in particolare agli effetti che possono avere sulla salute umana. A seguire il clima, parametro che ingloba considerazioni circa lo stoccaggio di carbonio nei suoli, le pratiche agricole che partecipano in questo processo e le emissioni di Gas ad effetto serra (GHG). Il terzo indicatore valuta l’impatto che determinate pratiche agricole possono avere a livello di biodiversità e nel mantenimento del Paesaggio. Infine, viene fatto riferimento al benessere animale, poiché a determinato sistema di allevamento corrispondono determinate ripercussioni sull’ambiente.

 

 

Nella pubblicazione del Planet-Score, infine, ITAB e partner chiedono un confronto con la comunità per discutere l’effettiva applicabilità di questo nuovo sistema: “La nostra proposta è un primo passo e, al fine di farla evolvere, siamo aperti allo scambio e alla discussione con tutta la comunità scientifica, sia francese che internazionale, così da esprimere nel modo più esaustivo possibile la molteplicità di questioni ambientali necessarie per affrontare una transizione alimentare sostenibile.”

 

Fonti: 


Connext: il primo Experience Center italiano della salute

Come testimoniano i risultati di una survey presentata alla Healthcare Call Center Conference 2018, i contact center nel mondo healthcare sono sempre più percepiti come elementi di differenziazione competitiva per le aziende: 3 intervistati su 4 segnalano come la quantità di servizi gestiti da questi centri stia aumentando esponenzialmente, sia per le attività inbound che outbound, attraverso un approccio omnicanale che fa uso di call, email, social network, video e numerose altre vie di contatto per l’interazione col cliente.

In un’epoca in cui il cliente ha una sempre più vasta possibilità di scelta e agile accesso alle informazioni per selezionare gli strumenti del proprio business – prodotti, servizi, fornitori, canali – risulta più che mai vantaggioso il supporto di un contact center che si distingua per le skill relazionali, funzionali all’esperienza del cliente e al raggiungimento dei traguardi predisposti. Stiamo parlando di un modello che sia realmente al passo con i tempi: un contact center 100% digital e al contempo 100% human-centric, ben strutturato e allo stesso tempo personalizzato e adattivo rispetto alle esigenze e agli interlocutori.

In che modo, oggi, il contact center può evolversi da centro di supporto a fulcro relazionale? Agendo da touchpoint integrato per pazienti, medici, farmacisti e aziende, il contact center della health industry ha la possibilità di andare oltre al proprio ruolo di centro simbolico e funzionale della customer care e diventare un vero e proprio asset della strategia aziendale. Questo implica la possibilità di sviluppare servizi e progetti a 360°, dal remote detailing al teleselling all’arruolamento ai trial clinici, contando sulla collaborazione di team multidisciplinari focalizzati su un’impeccabile customer experience.

Proprio mettendo l’“experience” del cliente al centro dei suoi servizi SPRIM, società specializzata nel mondo della salute e dell’alimentazione, oggi coglie le nuove sfide e opportunità del settore rinnovando la struttura e la direzione del proprio contact center, Connext, il primo Experience Center italiano multiservizio attivo per la health industry.

In un contesto competitivo e in rapida evoluzione come quello attuale, SPRIM fa tesoro della propria expertise decennale nel settore strutturando Connext in molteplici Health Experience Hub strategici e distintivi, ognuno dei quali è predisposto per rispondere ai need aziendali attraverso attività dedicate. Tra queste, Connext progetta per i propri clienti: digital campaign di boost-to-buy e remind per il target Hcp (medico e farmacista), campagne omnicanale di professional personal marketing curate da team di Teleadvisors e Remote Reps, servizi di health customer care e help desk tecnico-sanitario gestiti da team specializzati, people involvement/concierge service per l’adesione e il supporto alla partecipazione ai trial in Real World Evidence, oltre a un’innovativa soluzione di telemedicina Privacy First sviluppata insieme ai medici. Ogni servizio offerto dall’Experience Center è pensato per avvicinare i target strategici all’azienda e l’azienda ai propri obiettivi.

Cerchi nuovi modi per ampliare il tuo parco clienti? Raggiungere i tuoi target in modo più efficace? Offrire un customer service specializzato nel dialogo con gli Hcp?

Contattaci per maggiori informazioni


Vertice ONU sui Sistemi Alimentari

Giovedì 23 settembre 2021 è in programma il Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari, aperto a tutti grazie al programma virtuale e alla piattaforma. 

Di cosa si tratta?

«Un’opportunità storica per incoraggiare tutti a utilizzare la forza dei sistemi alimentari per guidare la ripresa dalla pandemia del COVID-19 e riprendere il cammino per raggiungere tutti i 17 gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030. 

Negli ultimi 18 mesi il Vertice ha riunito gli Stati membri delle Nazioni Unite e le rispettive società civili, in tutto il mondo, compresi migliaia di giovani, produttori alimentari, popoli indigeni, ricercatori, settore privato e agenzie del sistema ONU, per apportare cambiamenti tangibili e positivi ai sistemi alimentari mondiali. Trattandosi di un vertice incentrato su persone e soluzioni, è stato riconosciuto che chiunque, ovunque, debba agire e collaborare per trasformare il modo in cui il mondo produce, consuma e concepisce il  cibo. 

Il Vertice concluderà questo processo globale inclusivo offrendo un momento catalizzatore per la mobilitazione pubblica e gli impegni perseguibili dai capi di stato e governo e altri leader per far progredire l’agenda. 

Si tratterà di un evento completamente virtuale durante la settimana di alto livello dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, attraverso il quale l’ONU riaffermerà il proprio impegno a promuovere i diritti umani per tutti e garantire l’opportunità di partecipare a chiunque e ovunque. 

Unisciti a noi insieme a leader, esperti e tutte le parti interessate di tutto il mondo. Insieme possiamo e dobbiamo far leva sul potere dei sistemi alimentari per raggiungere tutti gli obiettivi condivisi per gli individui, il pianeta e la prosperità.»

ISCRIVITI QUI

 

Fonte: