Con Sprim il Patient Support Program diventa 100% digital nell’era post-Covid

Fra i trend attuali trainati dalla pandemia da Covid-19, uno più di tutti può essere definito come “breakthrough”: parliamo della digital transformation, che giorno dopo giorno sta guidando in modo sempre più decisivo l’evoluzione dell’Healthcare e della Pharma industry. In particolare, le condizioni dettate dalla pandemia – tra distanziamento sociale e crescita dei need assistenziali – ha aumentato la consapevolezza rispetto alla necessità di Programmi di Supporto ai Pazienti (PSP) che siano al passo con i tempi: da qui l’evoluzione di modelli di Digital Patient Support, preziosi strumenti per i pazienti e asset strategici per le aziende.

Non è un caso che nel 2020 siano stati investiti, come mostrato da un recente report, oltre 18 miliardi di euro a livello globale in salute digitale – circa il doppio rispetto al 2019. Molti di questi fondi sono stati destinati proprio alle attività di supporto ai pazienti, che oggi stanno vivendo un vero e proprio cambio di paradigma: da nice-to-have per i professionisti della salute a parte integrante della Remote Care – sempre più destinata a caratterizzare l’industria della salute nell’epoca post-Covid.

La richiesta di servizi di Patient Support digitale oggi arriva a gran voce sia dagli HCP, propensi a prescrivere medicinali specialmente se associati ad attività di supporto ad hoc, sia dai pazienti, ormai confident nell’utilizzo delle nuove tecnologie e a proprio agio con i servizi a distanza. I pazienti con cronicità, in particolare, hanno vissuto grandi difficoltà nel corso della pandemia, in un momento in cui il focus e le risorse si sono spostate sulla gestione dell’emergenza. È qui che i Digital Patient Support Program possono fare la differenza, con un approccio olistico, 100% digital, che aumenti l’aderenza ai percorsi assistenziali, migliori la qualità di vita dei pazienti e alleggerisca il carico delle strutture sanitarie, favorendo in modo agile anche la continuità assistenziale sul territorio.

In che modo le aziende possono ricorrere ai PSP per rispondere alle esigenze attuali? Che si tratti di servizi di carattere medico, informativo, motivazionale, esperienziale o di supporto organizzativo, l’uso esclusivo di strumenti digitali sta diventando la “way to go”. Per esempio, sempre più diffusi sono PSP che prevedono l’utilizzo di mobile-health app per consentire al paziente o al caregiver di ricevere informazioni video-audio sulla terapia, di inserire i propri dati per la gestione del percorso terapeutico e di interagire con il proprio medico di riferimento.

Consapevole del ruolo crescente dei PSP nel contesto sanitario attuale, SPRIM, società specializzata nel mondo della salute e della nutrizione, oggi mette a disposizione soluzioni privacy first, 100% digital per supportare centri clinici, HCP e pazienti grazie al Telecenter Hub di Connext, il primo Experience Centre italiano multiservizio attivo per la health industry.

Servizi di help-desk per il medico e per il paziente, digital tools responsivi con funzione di therapy reminder, piattaforme di telemedicina privacy-first per agevolare la relazione medico-paziente, mobile app per un monitoraggio “beyond the pill”, healthbot per il patient counselling: queste e altre sono le attività che Sprim e Connext offrono per mettere a punto programmi di supporto ai pazienti che siano all’altezza dei need attuali e di un settore in rapida evoluzione.

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