Nel panorama dinamico e sempre in fermento del mercato odierno, le imprese si trovano ad affrontare una sfida sempre più complessa: mantenere un vantaggio competitivo in un contesto caratterizzato da rapidi cambiamenti e mutevoli aspettative dei consumatori. Al centro di questo scenario si staglia il fenomeno della FOMO, acronimo di “Fear Of Missing Out“, un’emozione che risuona con forza tra aziende e consumatori, guidandone decisioni e comportamenti. 

Food Brand Positioning 

La FOMO, alimentata principalmente dal perpetuo flusso di informazioni e dalle innumerevoli possibilità offerte dalla digitalizzazione, incute timore nell’essere sopraffatti dagli eventi o, peggio ancora, di rimanere indietro rispetto alla concorrenza. Questo sentimento pervasivo si manifesta in molteplici contesti, ma trova terreno fertile soprattutto nel mondo dei social media, dove l’incessante bombardamento di contenuti e la corsa alla viralità creano una pressione costante per essere percepiti come “cool” e, dunque, rilevanti. 

Nello scenario appena descritto, diventa cruciale per le aziende comprendere appieno il battito del mercato e anticipare le tendenze emergenti per adattare con successo la propria strategia di posizionamento. Un esempio lampante di “cool branding” ci viene dato dal successo di Yummer’s, un marchio che ha saputo cogliere l’essenza della Gen Z e conquistare il cuore dei consumatori attraverso un posizionamento deciso e una strategia di marketing fortemente virale sui social media. 

Social Media Intelligence 

A proposito di presenza media, è inevitabile parlare di Tik Tok, il social network cinese basato su video brevi, che negli ultimi anni è diventato una piattaforma fondamentale per le aziende che cercano di raggiungere il proprio target di riferimento. La buona riuscita di una campagna di marketing digitale passa sempre più dalla capacità di coinvolgere gli utenti su Tik Tok, che rispetto ai social network tradizionali sembra avere un tasso di reach e conversione sensibilmente superiore. Giusto per fare un esempio, nel nostro caso nel corso del 2023 le campagne Tik Tok hanno ottenuto performance (in termini di visualizzazioni e click) fino a 10 volte superiori rispetto a campagne analoghe su Instagram. 

Ciò può essere attribuito alla natura altamente coinvolgente e virale dei contenuti in piattaforma, che si prestano particolarmente bene alla condivisione e alla diffusione rapida tra gli utenti. Non solo, dato che il 40% degli italiani tra i 16 e i 64 anni trascorrono in media 95 minuti al giorno su Tik Tok, per le aziende diventa imprescindibile utilizzare questo canale di comunicazione, prestando un’attenzione particolare alla concorrenza. Infatti, attraverso l’implementazione di strumenti di Social Media Intelligence, le aziende hanno la possibilità di monitorare l’attività dei competitor sui social, identificando le pratiche da emulare e quelle da evitare. 

Intelligenza Artificiale 

Pienamente consapevoli del ruolo cruciale dei social network nella comunicazione odierna, soprattutto in termini di visibilità del marchio e coinvolgimento del pubblico target, è tuttavia importante sottolineare come il successo di un brand non si limiti alla sua presenza social. Attraverso l’adozione di strumenti di Artificial Intelligence, ad esempio, potrebbero aprirsi nuove possibilità di interazione con i clienti e, in generale, migliorare la consumer experience complessiva del brand.  

L’Intelligenza Artificiale rappresenta quindi un’opportunità straordinaria per le aziende di migliorare la propria efficienza operativa e ottimizzare i processi di marketing, offrendo al tempo stesso un’esperienza iper-personalizzata ai propri clienti. Una delle applicazioni più promettenti dell’AI è l’implementazione di assistenti virtuali o chatbot, in grado di fornire un servizio di customer care attivo 24h su 24, accessibile direttamente dal sito aziendale o attraverso piattaforme di messaggistica istantanea come Whatsapp (l’app più usata in Italia).  

Non solo, grazie all’AI si potrebbero sviluppare veri e propri esperti virtuali, come chef o sommelier, in grado di fornire informazioni dettagliate sui prodotti fornendo al contempo consigli pratici e suggerimenti culinari, contribuendo a rafforzare il legame tra il brand e il consumatore. Un valore aggiunto che permetterebbe agli early-adopter di distinguersi nel mercato di riferimento, emergendo come pionieri di un movimento che ha le potenzialità di rivoluzionare l’intera industria alimentare. 

Ecosistema Healthy 

Infine, riconoscendo l’importanza crescente della salute e del benessere come driver di consumo, è essenziale per le aziende adattarsi e comunicare efficientemente i valori legati ad uno stile di vista sano ed equilibrato. In tale scenario, le tendenze riguardanti alimenti plant-based o gli intramontabili superfood (è il momento dell’avena…) spingono sempre più i brand a sviluppare prodotti innovativi e sostenibili e, soprattutto, a comunicare il proprio posizionamento healthy in maniera chiara e accattivante. 

All’interno del panorama nutrizionale-salutistico, il ruolo dei brand ambassadors o dei nutritional influencer sta diventando sempre più rilevante. Le collaborazioni con personalità del settore possono aiutare i brand a rendere più credibili i propri messaggi, permettendo di avvicinarsi al pubblico target in modo autentico ed empatico. Infatti, attraverso queste partnership le aziende capitalizzano gli sforzi effettuati nello sviluppo di prodotti salutari, i cui benefici, senza la giusta strategia di comunicazione, potrebbero non essere percepiti nella maniera adeguata da parte dei consumatori.